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All'insegna di un titolo citazionale e nobilmente antico come l'oraziano "Ut pictura poesis" Marco Marchi raccoglie in questo libro una serie di scritti critici accomunati dal fatto di provare al loro interno possibili coniugazioni tra la scrittura e l'arte, e più in dettaglio tra la poesia e la narrativa e le arti figurative. Si tratta di testi prefatori o di accompagnamento a cataloghi di pittori e incisori (da Nunzio Gulino a Valeriano Trubbiani, da Walter Valentini a Frédéric Pierre, da Pietro Paolo Tarasco a Mario Francescani e Paolo Gubinelli), ma anche di veri e propri saggi come "Tozzi allo specchio dell'arte" e "Viani, l'eroe in stracci", in cui il caratterizzante motivo artistico si intreccia a quello letterario secondo possibilità, approcci e modi di realizzazione varianti. La presenza originaria di questi scritti in preziose cartelle e libri d'arte o in volumi oggi introvabili offre una giustificazione oggettiva all'unitaria riproposta di essi in queste pagine.